mercoledì 7 marzo 2012

Come un "quaderno dei resti"...

foto di un quaderno a righe con della paglia incollata nella pagina sinistra sotto il titolo Pasqua 2001 e un biglietto di autobus incollato sulla pagina destra
Se io avessi un quaderno dei resti e ci dovessi incollare/conservare qualcosa di questa mia ennesima folle avventura alla scoperta della CAA e della maniera per comunicare con Jacopo, questo post dovrebbe essere pieno di biglietti di tutti i mezzi che prendo per spostarmi per l'Italia (principalmente a Milano, ma non solo) ma anche di tutti i post-it mentali e le immagini che rumoreggiano nel mio cervello mentre mi sposto da un luogo all'altro sintetizzando, rielaborando, personalizzando...

Ieri ho partecipato al seminario sulla lettoscrittura in simboli  [pdf] tenuta da Eleonora Bergamaschi del Centro Sovrazonale per la Comunicazione Aumentativa ed è stato molto importante per tirare un po' le fila del discorso generale all'interno della mia testa :-) e individuare delle soluzioni comunicative da proporre al resto del team.

Stavo per mettermi a scrivere un documento privato, ma poi ho pensato che qualcun altro si sarebbe potuto avvantaggiare di questi appunti e prenderne spunto e allora ho deciso di fare le mie proposte qui. Per chi si fosse perso l'inizio della storia, ricorderò velocemente il suo incipit.

Quando a settembre Jacopo ha cominciato ad esprimere in maniera inequivocabile il suo bisogno di comunicare e la sua frustrazione per non essere in grado di farlo, ho chiamato Mario Damiani e gli ho chiesto di incontrarci al più presto perché io non sapevo da dove cominciare (ed ero anche abbastanza disperata, in verità). La mia esperienza precedente, in questa fase, mi serviva ben a poco dato che non c'erano parole a cui "aggrapparsi"...
Subito dopo il primo incontro, ho capito che dovevo rimettermi a studiare (posto che io abbia mai smesso) e che Jacopo aveva bisogno che i diversi contesti della sua vita si coordinassero per aprirsi alla comunicazione anche con lui. Detto fatto, mi sono attivata, ho trovato validi e motivati interlocutori e ora eccomi qui a scrivere sul blog.

Finito il prologo (sapete che sono una grande chiacchierona ;-) ), ecco qui le proposte che ho da fare al resto del team in merito all'introduzione/modifica degli strumenti di comunicazione che abbiamo introdotto o che già prevedevamo di introdurre.

More about L' apprendimento visivo nell'autismo. Come utilizzare facilitazioni e aiuti tramite immagini1) Quaderno "dei resti". All'inizio dell'anno, questo strumento lo ha introdotto la maestra Patrizia e io ho cominciato a cercare di capire come utilizzarlo poiché non ne avevo mai sentito parlare. Nel testo su L'apprendimento visivo nell'autismo [p.91], si parla del diario per le comunicazioni scuola-famiglia in cui inserire ogni giorno delle immagini, "senza le quali il bambino ha difficoltà a sapere perché i genitori capiscono, o non capiscono, ciò che è successo a scuola".
Si tratta dunque di due strumenti diversi, dato che, nel quaderno dei resti,
"l’adulto può scrivere la data o un brevissimo riferimento ma nulla di più…troppe scritte confondono il b/o, soprattutto se non sa leggere (non deve diventare un resoconto;tra adulti)",
che però hanno in comune la volontà di far circolare esperienze e comunicazione tra i vari contesti e di non escludere il bambino da questa comunicazione. Di diverso hanno il tipo di (diciamo così) "supporto simbolico" (materiale per il primo, iconico-verbale per il secondo), nonché la cadenza di aggiornamento (più "rarefatta" nel primo caso, giornaliera nel secondo). A proposito del quaderno dei resti viene infatti sottolineata la necessità di selezionare solo le esperienze veramente significative per il bambino, trasformandolo in un aiuto alla memoria dei propri vissuti.

E allora che si fa? Entrambe le funzioni sono importanti però è anche vero che noi adulti possiamo utilizzare altri mezzi per le "comunicazioni di servizio" mentre il riferimento concreto è un aggancio importante per il bambino, in questo momento. E lo dico perché ho visto Jacopo maneggiare il quaderno che teniamo sempre nella sua cartella, soffermarsi a lungo sulla foto della scuola che è sulla copertina nonché a manipolare le testimonianze materiali dei suoi lavori scolastici. Se ve lo dovessi descrivere, aveva l'aria un po' stupita, come quando l'anno scorso gli presentammo le nostre foto e sembrava chiedersi: "Ma che ci fanno questi qui dentro?" :-)

Per facilitarne un utilizzo significativo da parte di noi adulti, si può pensare di scrivere quel brevissimo riferimento con i simboli in maniera da poterlo almeno leggere insieme. Man mano che si svilupperà il sistema di comunicazione, potremo poi ampliare ulteriormente la discussione sull'episodio, a scuola, a casa, in terapia... Cosa ne pensate?

2) Tabelle minime
More about Comunicazione aumentativa e alternativaGià dalla settimana scorsa, con Luigia avevamo intenzione di incontrarci in un momento extraterapia per discutere insieme con quali simboli costruire delle tabelle (inizialmente) minime [pdf], da utilizzare quando si fanno determinate attività. Il principio è quello di aumentare l'esposizione di Jacopo ai simboli delle azioni che compie più spesso e di cui ha comprensione verbale per permettergli di utilizzarli anche "in uscita". Di una tabella del genere ne parla la Cafiero a pag.59 del testo che vedete qui accanto. Il fine è anche quello di migliorare nel nostro ruolo di partner comunicativi.
Una volta introdotta questa novità, vediamo come funziona e valutiamo di adattarla anche al contesto scolastico, per esempio nel momento iniziale della mattina, quando a scuola i bambini esprimono in cerchio "come si sentono" :-), sfruttando l'aiuto del care giver di turno ma non solo. Dopo il meeting di domani ;-) , vediamo un po' cosa esce fuori e poi ne discutiamo tutti insieme.

3) INBook
Ho un paio di "librini" (come dicono a Milano :-) in cantiere. Speriamo di finirli al più presto così cominciamo a vedere come ce la caviamo anche lì.

Queste, al momento, sono le questioni su cui lavorare. Sto elaborando le altre ma cominciamo da queste che se mettiamo mano a tutto, tutto insieme... andiamo in tilt! A breve le prossime elugubrazioni...

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